La cervogia, birra degli antichi

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Il post di ieri dedicato alla birra della Casa Bianca mi ha fatto venire voglia di raccontare qualcosa di più su questa bevanda, dalle origini lontane nel tempo - ma non nello spazio.

Se sotto l'antica Roma, in un modello alimentare ispirato a quello greco, erano il grano, la vite e l’ulivo gli alimenti simbolo di una civiltà agricola, con l’arrivo delle popolazioni germaniche - la cui alimentazione era derivata dalla pastorizia e della caccia – diventano la carne, il burro e la cervogia, i cibi più rappresentativi.  Già scoperta dalle antiche civiltà agricole in Egitto e Mesopotamia, la cervogia - ossia l'antenata della birra - era un liquido denso e piuttosto pastoso derivato dalla fermentazione dei cereali che anche i popoli del nord avevano imparato a produrre. Si racconta che all’epoca di Carlo Magno dei frati aggiunsero del luppolo al composto durante la fermentazione. Grazie al luppolo la cervogia si chiarificò, depositando le parti solide e prendendo l’aspetto limpido e il caratteristico gusto amarognolo. E in più, conservandosi molto più a lungo. Da allora ha cambiato nome: da cervogia,  che risuona ancora nella cerveza spagnola, ha assunto un nuovo termine di origine germanica dal quale sono derivati bier, beer, bière e birra, naturalmente.

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Infine, la birra può caratterizzare in modo piacevole molti piatti, specie quelli del periodo autunnale o invernale. E' il caso di questo risotto con la catalogna che vedete nella foto.

La cervogia, birra degli antichi - Ultima modifica: 2012-09-27T15:14:32+02:00 da Barbara Asprea

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