C’è un nuovo studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry del quale dà notizia anche l’American Institute for Cancer Research nel suo sito, che aiuta a fare chiarezza sul perché gli alimenti naturali svolgano un’azione salutare che non può essere sostituita dagli integratori. In particolare, i ricercatori hanno messo a confronto gli effetti protettivi nei confronti del tumore esercitata dai vegetali appartenenti alla famiglia delle crucifere - ossia cavoli, broccoli, verza & C – con quelli di integratori basati sui principi attivi, appunto, delle crucifere.Va ricordato che le crucifere svolgono quest’effetto antitumorale grazie a sostanze chiamate isocianati. Ma perché questo si verifichi, è necessario che nel nostro corpo gli isocianati vengano trasformati in composti biologicamente attivi. E per farlo c’è bisogno di un enzima, la mirosinasi, che è assente negli integratori alimentari. Nello studio pubblicato, a un gruppo di persone sono stati somministrati gli integratori, senza mirosinasi, e all’altro sono stati dati i broccoli da mangiare normalmente. Dall’analisi delle urine dei due gruppi è risultato che i “mangiatori di cavolo” avevano un tasso molto più alto di composti attivi, e quindi efficaci, come il sulforafano e l’erucina, rispetto all’altro.
Comunque vi ricordo che per beneficiare al meglio degli effetti salutari delle crucifere, queste non vanno cotte troppo ed è bene consumarle il più possibile intere, cioè con gambi o foglie compresi.