Glicemia alta e diabete: li tratteremo con broccoli e germogli?


Contribuisce all'aroma e al sapore leggermente pungente degli ortaggi nei quali è presente ma fa molto di più. È il sulforafano, ossia il composto che si forma nelle crocifere (la famiglia botanica di cavoli, broccoli, ravanelli…) che si contraddistingue per la sua notevole attività biologica. La sua azione antitumorale è ormai nota e periodicamente la ricerca scientifica ne mostra altre proprietà, come quella dimagrante (vedi mio precedente post).  Va perciò segnalato questo nuovo studio appena pubblicato su Science Translational Medicine che ha testato l'effetto ipoglicemizzante dell'estratto di germogli di broccoli su un centinaio di adulti con diabete di tipo 2 (il tipo più frequente). Va detto che circa un terzo di queste persone non riusciva a controllare il diabete con la terapia farmacologica e che 17 risultavano obesi.

I partecipanti sono stati casualmente assegnati all'assunzione quotidiana di un placebo oppure dell'estratto di germogli per 12 settimane. Ogni dose giornaliera dell'estratto conteneva approssimativamente la stessa quantità di sulforafano di una-due once (circa 30-60 g) di germogli di broccolo di alta qualità. (La quantità di sulforafano nelle crocifere varia in base a molte cose, tra cui il tipo di pianta, la sua età, le condizioni di crescita e i germogli ne sono un'ottima fonte.)
Alla fine del periodo i partecipanti che avevano la glicemia "peggiore" hanno visto i maggiori benefici: i loro livelli di zucchero nel sangue erano diventati più bassi rispetto al gruppo del placebo. I partecipanti che già avevano il diabete sotto controllo, con l'estratto di broccolo hanno continuato ad averlo e non hanno sperimentato cambiamenti nei loro livelli glicemici. Alcuni soggetti hanno invece riportato un effetto negativo.
Ulteriori ricerche chiariranno i dubbi  e a chi l'estratto di cavolo può dimostrarsi più utile. Nel frattempo, resta valido il consiglio di preferire sempre l'assunzione degli alimenti interi e al naturale, grazie alla varietà di sostanze nutritive e di altri composti che agiscono sinergicamente tra loro.
Personalmente metterò in tavola più spesso i germogli di broccolo (qui trovate indicazioni utili su come produrli in casa), che mi sono sempre piaciuti ma da oggi ancora di più..

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Glicemia alta e diabete: li tratteremo con broccoli e germogli? - Ultima modifica: 2017-06-28T11:38:07+02:00 da Barbara Asprea

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